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Cos'è il testamento

Il testamento è definito come un atto mortis causa. Il testatore dispone delle sue sostanze per il tempo in cui avrà cessato di vivere.

Il Codice Civile prevede varie forme di testamento quali quello olografo (scritto interamente a mano dal de cuius), pubblico (redatto dal notaio alla presenza di due testimoni), segreto (redatto dal testatore e consegnato al notaio in busta chiusa) e speciale (redatto in situazioni di emergenza con validità limitata nel tempo).

Per la validità del testamento occorre attenersi a dei requisiti di forma previsti dalla legge, quali i più importanti la data della redazione, la firma del testatore e la presenza dei testimoni.

Alla morte del testatore il testamento è pubblicato dal notaio e quanto in esso contenuto deve trovare esecuzione.

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Chi può redigere il testamento

In base alla normativa il testamento può essere redatto da chi è capace di comprendere il senso di quanto compie: da ciò deriva, quindi, che minori e incapaci non possano scrivere un testamento.

Perchè un testamento possa considerarsi valido, perciò, deve essere redatto da persona capace di intendere e volere, maggiorenne e non interdetto.

Può fare testamento l'interdetto o l'incapace naturale?

Una persona è interdetta quando, in quanto affetta da infermità abituale di mente, necessita di una persona incaricata a rappresentarla per il compimento di tutti gli atti giuridici.

L'abitualità della patologia non viene meno nemmeno qualora il soggetto presenti sporadici intervalli di lucidità.

Proprio per questa infermità mentale che perdura nel tempo, l'interdetto non può fare testamento.

Anche l'incapace naturale, colui che si trova in una situazione di incapacità di intendere e volere transitoria o momentanea accertata dal giudice, non può fare testamento.

Basti pensare ad un ubriaco o a chi è sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, di certo non possono essere in grado di redigere un testamento con lucidità (Cassazione, ord. n. 2270 del 25 gennaio 2023).

Può fare testamento l'inabilitato?

L'inabilitazione è una forma meno grave dell'interdizione. L'inabilitato è una persona maggiorenne che è parzialmente incapace di intendere e volere.

Possono essere considerati inabilitati gli infermi di mente il cui stato non sia tanto grave da richiedere l'interdizione, chi sperpera in atti di prodigalità per incapacità di valutare il valore del denaro pregiudicando il proprio patrimonio e quindi anche inficiando il benessere della famiglia, chi abusa di alcolici o di stupefacenti ed, infine, i ciechi e i sordomuti dalla nascita che non abbiano ricevuto un'adeguata educazione per la loro autonomia.

Per la giurisprudenza gli inabilitati sono in grado di fare testamento. Quando la patologia non determina uno stato di incapacità totale tanto da richiedere una pronuncia di interdizione ma trattasi di incapacità parziale, allora deve concludersi che il soggetto è ben in grado di redigere un testamento.

Cosa succede se fa testamento una persona incapace

Qualora un incapace, aventi le caratteristiche fin qui illustrate, rediga comunque un testamento, quest'ultimo potrà essere impugnato da chiunque ne abbia interesse.

Si parla di annullabilità assoluta.

Vale precisare che l'impugnazione può essere fatta sia dagli eredi legittimi, dai legittimari come anche da tutti coloro che avrebbero potuto beneficiare da un testamento redatto in precedenza, che risulterebbe di nuovo valido in caso di dichiarazione di nullità del testamento posteriore.

L'azione di annullamento si prescrive in cinque anni dal giorno in cui è stata data attuazione alle disposizioni testamentarie invalide.

Chi può redigere testamento

Beneficiario di amministrazione di sostegno: può redigere un testamento?

Il beneficiario di amministrazione di sostegno può fare testamento e quindi tale atto è a tutti gli effetti valido.

Egli è capace per tutti gli atti che non sono sottoposti nel decreto di apertura dell'amministrazione all'assistenza o alla rappresentanza dell'amministratore.

In modo del tutto eccezionale, più precisamente, il giudice tutelare può privare il beneficiario di amministrazione di sostegno della capacità di testare. Il giudice valuterà caso per caso il contenuto del provvedimento adeguandolo alle esigenze di protezione emergenti dall'istruttoria espletata con la possibilità anche di modificarlo in base alle mutate condizioni di salute del soggetto amministrato.

Vale sottolineare che se il giudice, nel decreto di nomina, non dice nulla in merito alla capacità di testare del beneficiario, per la dottrina dominante, quest'ultimo è da considerarsi capace di fare testamento. Ciò anche in virtù dell'art. 409, comma 1, del Codice Civile ove espressamente si dice che il beneficiario conserva la capacità di agire per tutti gli atti che non richiedono la rappresentanza esclusiva o l'assistenza necessaria dell'amministratore di sostegno.

L'importanza di rivolgersi ad un notaio per la redazione del testamento

Quando una persona decide di redigere il proprio testamento disponendo delle proprie sostanze per quando avrà cessato di vivere non ha sempre le idee chiare di ciò che deve contenere un atto di tal sorta.

Può succedere anche che lo rediga una persona che nel momento in cui lo fa non sia pienamente capace, come nei casi esemplificati più sopra.

Ecco perchè nella maggior parte dei casi, in special modo quando si abbiamo diversi chiamati all'eredità ovvero anche ingenti patrimoni da gestire, è sempre meglio rivolgersi ad un notaio che, attraverso la redazione di un testamento pubblico, potrà guidare nella corretta stesura delle volontà.

Il notaio, inoltre, nel momento stesso della stesura delle disposizioni testamentarie, potrà anche attestare la capacità di intendere e volere al momento della redazione e comunque procedere con tutti gli accertamenti del caso finanche richiedendo documenti adeguati a determinare in modo chiaro e trasparente l'asse ereditario.

Una buona predisposizione del testamento lo renderà salvo da possibili future impugnazioni da parte degli eredi e quindi lo stesso sarà in grado di tutelare le tue volontà di suddivisione del patrimonio ereditario.

Per richiedere l'intervento del notaio, come guida esperta in ambito successorio, puoi utilizzare la piattaforma NotaioFacile compilando in modo completo quanto richiesto dal form e in breve tempo riceverai in modo del tutto gratuito la risposta del pubblico ufficiale più vicino a te.

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Editore: Redazione Notaio Facile. Articolo pubblicato dall'editore e scritto personalmente da esperti in ambito notarile. Coperto da copyright ©
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